venerdì 2 maggio 2014




"Che stupidi che siamo, quanti inviti respinti, quante parole non dette, quanti sguardi non ricambiati. Tante volte la vita ci passa accanto e noi non ce ne accorgiamo nemmeno."

Le Fate Ignoranti

giovedì 17 aprile 2014


Vi piacerebbe fare una vacanza in un posto così AGGRATISSE con un piccolo contributo manuale in cambio???



Se la risposta è si, cliccate sul link qui sotto e capirete che non state sognando.
La Pro Loco dell'Isola di Ponza in cambio di un aiuto nel pulire le spiagge locali vi ospita in diversi periodi.
Mi sa che ci si vede li...


http://www.greenme.it/viaggiare/eco-turismo/13094-bando-ponza-pulire-spiagge

martedì 15 aprile 2014


"Ogni persona fa finta: fa finta di fare la rivoluzione, fa finta di essere speciale, fa finta di innamorarsi, fa finta di essere immortale. Io mi sono stancata di fare finta. Non ci sto". 




‟Penelope non riconosce Ulisse quando lo vede tornare.
E io non riconosco te. 
Una madre non lo fa, dicono gli esperti.
Non si leggono i diari, non ci s'infila nei pensieri dei figli.
I ladri entrano dalla finestra.
I ladri, non le madri.
Una madre non lo fa, ripetono.
Scusami, ma la tua bocca è chiusa, Mia. 
E come faccio a capirti se non ti scippo i pensieri dalla carta.
Scusami, ma la tua porta è blindata, Mia. 
E come faccio a entrarti dentro se non passo dalla finestra.
Una madre non lo fa, assicurano.
Farò in fretta, un passo dopo che te ne sei andata, un passo prima che torni. Ti leggerò e mi scriverò.
Una madre non lo fa, io sì.”

Due voci, quelle di una madre e una figlia, che non riescono a comunicare.
Per conoscere sua figlia che torna all'alba tutti i sabati, la madre prende il suo diario. Per un attimo, dice.
Un solo attimo per conoscere Mia. E questo attimo diventa la possibilità di farsi conoscere, di far capire cosa è stata la sua vita.

Un romanzo da leggere tutto d'un fiato.

giovedì 3 aprile 2014


"Posso fare qualcosa?" chiedo tanto per chiedere e lei mi risponde come per dire: naturalmente.
"Per esempio l'amore."
E, per esempio, facciamo l'amore.

"La mia testa s'incastra a perfezione sulla sua spalla, è quello il suo posto. I corpi non sono fatti per stare soli, l'amore è un gioco all'incastro. Devi trovare il pezzo giusto, devi inciampare e continuare a cercare, come il mare, che abbraccia la sua spiaggia, perchè senza di lei, non ci sarebbe lui."

Giulia Carcasi "Tutto Torna"

Di questo libro vorrei tatuarmi ogni parola. Sembra il mio Erri in versione femminile. Che parla come un uomo. Da tenere sempre sul comodino, per ogni genere di sospiro.

martedì 18 marzo 2014



Le Targhe

In certi negozi, dopo la guerra, si trovavano inchiodate al bancone delle targhette metalliche.
Una di queste diceva: La persona civile non sputa in terra e non bestemmia.
Ma che gente c'era?


Dizionario delle Cose Perdute. Un meraviglioso piacere da leggere ad ogni riga.






domenica 16 marzo 2014

Ho dormito 12 ore e mi sveglio prima della mia solita sveglia.
Mi alzo, mia sorella mi dice che dopo la serata di ieri sera non se la sente di alzarsi, e dato che avrei dovuto accompagnarla all'Ikea, beh meglio così.
E' domenica mattina, c'è il sole che filtra dalle tapparelle e io ho soltanto voglio di alzarmi, mangiare le mie due fette biscottate con la marmellata di more di rovo Chiavarini, un buon caffè, e poi leggere il libro di Guccini sulle cose perdute. Nel cd Brunori Sas canta il suo vecchio album, quello con Guardia 82 che mi fa allegria da bambina solo a sentirne il reef. Mi viene in mente di fare la pasta per la pizza. Mi viene in mente che saranno anni che non la faccio e stasera invito lei, mia sorella e il suo fidanzato per mangiarla insieme.
Iniziano le paranoie, andiamo alla partita, facciamo tardi, poi c'è da correre, tornare a casa e infarinarsi, preparare infornare servire...ma mi va troppo l'idea.

Dopo aver colazionato prendo le mie gambine e attraverso tutta la città, oggi è domenica ecologica e non passa nemmeno una macchina. Nemmeno una. Il sole scalda, anche se le persone hanno ancora i piumini e io non so sinceramente come fanno. Ho la radio che suona i Doors e questo è già abbastanza per affrontare una piccola spesa di urgenze, tra cui il lievito che non compro più da anni, dato che mi andava sempre a male. Due o tre cose, quattro o cinque e poi anche una confezione mega di yogurt di quelli buoni che è in offerta. Torno indietro con una sacca stile befana, piena zeppa che mi fa piegare la schiena e torno a casa. Passo dalla piazza centrale della mia città, ormai sono le 13 passate ed è quasi vuota. Qualche turista, una coppia con un bimbo che scorrazza libero e felice. No, non è una gallina. Non posso permettermi di fermarmi per leggere quel libro che mi son portata dietro ma fa lo stesso.
Ho comprato tutto il necessario e devo fare la pasta per la pizza. Prima però mi cucino una svizzerina semplice semplice alle erbette con melanzane grigliate per pranzo.
E ora sono pronta davvero per infarinarmi tutta da capo ai piedi. Per me, per i miei due invitati e per quella persona che stasera scenderà dalla montagna più alta e lontana del mondo per mangiarla insieme a me.


giovedì 12 settembre 2013




Credo che Diario di Scuola di Pennac dovrebbe essere obbligatorio per tutti gli insegnanti. 
Quasi come la Bibbia sul comodino per i preti.